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Imparare a Distinguere tra Realtà e Illusione (download)

Il ruolo della volontà e la forza del pensiero
(2 tracce Audio Mp3)

Autori:
  • Marco Ferrini
Tipologia: Conferenze
Formati: Download
Disponibilità: in stock
Anno: 2020
Durata: 2 ore e 57 minuti

Incontro con Marco Ferrini tenuto presso la Sala Estense a Ferrara il 21 maggio 2005

Prezzo
€8,49

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Come migliorare il nostro stato mentale ed emotivo. Oltre depressione, sofferenze e solitudine.


Le dinamiche che possono attivare la forza di volontà, energia preziosa se volta alla trasformazione ed evoluzione coscienziale.
Come trasformare la sofferenza in amore? Come imparare a gestire le acque impetuose della psiche per generare noi stessi una vita serena, ricca d’ispirazione e di valori?


Estratto dal CD:
[...] Il ruolo della volontà e la forza creatrice, trasformatrice del pensiero rappresentano certamente una materia molto interessante da conoscere, soprattutto in termini di creazione del nostro futuro  [che si può estrinsecare nell’asserto] “come modellare il nostro destino”.
I testi sacri c’informano che abbiamo a disposizione gli strumenti per costruire la nostra vita.
Noi abbiamo la possibilità di sviluppare una volontà forte oppure ritrovarci smarriti con una volontà debole, incapace di farci perseguire i fini che ci siamo prefissi.
L’arte del pensiero è una reale possibilità di far accadere le cose, desiderarle e renderle concretamente possibili.
Possiamo dire che una persona è quel che pensa, inoltre abbiamo sentito dire “chiedi e ti sarà dato”.
Queste affermazioni non possono essere prese superficialmente, occorre un certo controllo, una certa capacità d’intervenire ad un certo livello della mente.
Noi siamo i registi della nostra vita, se c’è un qualcosa che non ci piace siamo in grado di modificarlo, e se ci piace ma è limitato siamo in grado di estenderlo, di potenziarlo, di renderlo un motore attivo per la trasformazione di tutti gli aspetti che non ci fanno piacere, che quando li riconosciamo come nostri sentiamo un senso di disagio, sentiamo la paura, l’incertezza, la collera, il rancore, la gelosia, l’invidia.  Se scopriamo nella nostra personalità aspetti che non ci appaiono nobili, edificanti, di cui noi ci vergogniamo, se li analizziamo attentamente e se riconosciamo che in noi esiste un potere grandioso, che ha la capacità di trasformare tutto ciò che riteniamo negativo, malsano, con fiducia possiamo osservare emotivamente distaccati quel che nella nostra personalità non funziona e trasformarlo con giusto metodo. Esiste proprio una scienza, esiste effettivamente un’epistemologia, un metodo attraverso il quale si può veramente trasformare il carattere. 
Ciò che rende una persona schiava è la sua opinione di essere schiava.
Quando una persona pensa di non valere effettivamente non vale ed è vero anche il contrario.
Anche qui bisogna essere non superficiali, anche a questo riguardo occorre non comprendere con superficialità ma approfondire e capire cosa significa. Ciò che fa soffrire un soggetto non è tanto la realtà dei fatti che si svolgono attorno a lui ma la sua interpretazione dei fatti stessi. Ciò che rende tristi, che produce demotivazione, senso di inferiorità o di fallimento non sono gli avvenimenti in sé ma è l’impressione che dall’interpretazione dei fatti se ne trae.
Ciò che è buono è collegato alla realtà e ciò che buono non è, ciò che  provoca dolore, insania, tristezza, disagio è l’illusione.
Il principio di guarigione, la forza che trasforma e guarisce è legato alla forza di discernimento, tra ciò che reale e ciò che non  lo è. Molti filosofi hanno dedicato l’intera vita per delineare quella linea sottile che demarca il confine tra Realtà e illusione. Come la Realtà pervade questo mondo d’impermanenza e come questa c’impressiona a tal punto da crearci delle fobie, la prima è la paura della morte.
La morte non esiste nella Realtà.
Chi muore? Cosa muore? Quando muore? Si muore o non si muore?
I grandi testi della Tradizione dicono che noi non moriamo. Perché allora la paura della morte pervade così tanto la società, perché della morte non si vuol parlare, perché si sente questo disagio a parlare della morte?
E’ a causa della grande identificazione con il mondo dell’impermanenza, la grande identificazione con ciò che è esteriorità, ciò che è differente da sé, produce questo disagio.
La capacità di discernere, di rendersi conto della differenza sostanziale tra realtà ed irrealtà, tra immutabilità e impermanenza, costituisce l’oggetto del tema: il ruolo della volontà e  l’arte del pensiero nella psicologia yoga e ayurveda.[...]

  • Autori:Marco Ferrini
  • Disponibilità:in stock
  • Anno:2020
  • Durata:2 ore e 57 minuti

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